Esercitazioni “fantasma” per rischio bradisismo a Pozzuoli: ecco i motivi del flop
La seconda giornata di esercitazioni della Protezione civile per rischio bradisismo a Pozzuoli non ha raggiunto il successo sperato. 30 in totale i partecipanti puteolani, un numero salito leggermente grazie alla presenza di alcuni cittadini che, pur non essendosi prenotati, hanno deciso di unirsi all’iniziativa.
Per le prove di simulazione dello scenario 3 i cittadini di Pozzuoli si sono radunati nei due punti di accoglienza: al lungomare di via Napoli e al Largo Palazzine per poi dirigersi all’hub del Palatrincone di Monterusciello per il censimento.
Ma qual è il motivo della mancata partecipazione dei cittadini di Pozzuoli, nonostante la paura per le scosse di terremoto sia tanta? Le risposte sono da ricercare sia nel metodo sia nel ritardo della comunicazione da parte dell’amministrazione comunale.
Il link per prenotarsi alle esercitazioni, diffuso dal Comune di Pozzuoli, infatti, è stato “pubblicizzato” sui social solo lo scorso venerdì con domenica come termine ultimo di prenotazione. Anche l’orario stabilito per la simulazione, programmata dalle 11 circa di questa mattina, non ha incentivato l’affluenza dato che molte persone erano a lavoro e non avrebbero potuto giustificare l’assenza.
E ancora le tante famiglie sfollate che sono lontane dalla loro casa dichiarata inagibile, dunque, non sono riuscite a tornare a Pozzuoli solo per prendere parte alle esercitazioni. Tanti, a quanto abbiamo avuto modo di riscontrare, invece, hanno preferito godersi la giornata di mare, proprio mentre si svolgevano le esercitazioni.
In conclusione, il piano di comunicazione dell’amministrazione per informare la popolazione si è rivelato deludente e precario, nonostante il primo cittadino di Pozzuoli Gigi Manzoni abbia telefonato a casa dei cittadini per sollecitare la partecipazione, tramite Sindaci in Contatto 2.0.
La comunicazione dunque ha avuto parecchie falle in un momento particolarmente difficile e critico per i cittadini di Pozzuoli che devono combattere con la crisi bradisismica ancora in atto.
“La poca affluenza della popolazione è una criticità su cui lavorare ma per me è dovuta principalmente all’emergenza che stiamo vivendo e che molti ancora vivono dopo le scosse del 20 maggio. Bisogna lavorarci tutti insieme ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”, ha dichiarato il sindaco di Gigi Manzoni alla stampa.
E ha aggiunto Manzoni: “Non è vero che non c’è stata comunicazione. Tutti sapevano che oggi c’erano le esercitazioni. Abbiamo fatto manifesti, locandine, e ieri ho telefonato tutte le persone a casa tramite sindaci in contatto per informarle della giornata di oggi. Ma se bisogna migliorare la comunicazione lo faremo, sappiamo fare autocritica e se non ha funzionato qualcosa lo miglioreremo”.
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