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Emergenza Coronavirus. La Diocesi di Pozzuoli: “Sospese le attività formative e le benedizioni pasquali. Ok alle celebrazioni”

Sulla base del decreto del presidente del consiglio dei ministri del 4 marzo 2020 riguardante le misure previste dal Governo in riferimento all’emergenza da Coronavirus, la Diocesi di Pozzuoli, in linea con la nota della Conferenza Episcopale Italiana e il comunicato della Conferenza Episcopale Campana, ha diffuso un comunicato in merito alle nuove indicazioni da seguire per la vita delle comunità ecclesiali a tutela della salute dei fedeli.

In particolare:
Si confermano le indicazioni già date con la nota del 26 Febbraio u.s.: astenersi, durante le celebrazioni, dallo scambio del segno di pace; distribuire la Comunione eucaristica sulla mano, secondo le norme liturgiche vigenti; svuotare le acquasantiere per evitarne temporaneamente l’uso. Tali indicazioni hanno carattere obbligatorio per tutti.

Si chiede a tutte le comunità parrocchiali di sospendere fino al giorno 15 Marzo p.v. le loro attività formative e pastorali, che richiedano un assembramento di persone in spazi chiusi, compresi gli incontri catechistici di ogni tipo.

Allo stesso modo, sono sospese tutte le attività formative e gli incontri a livello diocesano (Scuola di Formazione Teologica, Corso di formazione per operatori di pastorale familiare, Incontro di formazione spirituale per catechisti, Serata di spiritualità per le donne immigrate, Consiglio Pastorale Diocesano). Mediante il ricorso alle diverse possibilità che ci offre oggi la tecnologia, si curi, ad esempio attraverso i social media, di non perdere il legame tra le persone che avrebbero dovuto partecipare a questi incontri.

Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche di ogni genere, esse verranno celebrate normalmente, tenendo ovviamente conto nei limiti del possibile delle indicazioni fornite (mantenere in ogni contatto sociale la distanza interpersonale di almeno un metro). Si suggerisce, inoltre, la sospensione temporanea delle benedizioni pasquali delle famiglie a data da destinarsi. Per eventuali casi particolari, come recita il Comunicato della CEC, ci si rivolga all’Ordinario.

Non si trascuri, infine, da parte dei presbiteri, il richiamo a una maggiore preghiera, soprattutto in questo tempo quaresimale. Il contributo specifico che ognuno di noi può dare in questa situazione è proprio un maggiore affidarsi alla volontà salvifica di Dio, “il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità” (1 Tm 2,4), senza lasciarsi prendere da paure o timori per il futuro. Ognuno pertanto, in primo luogo i presbiteri, viva in questo tempo una più profonda e sincera preghiera personale, e nello stesso tempo si favorisca da parte delle parrocchie la possibilità per i fedeli di poter sostare in adorazione davanti al Santissimo Sacramento”.

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