POZZUOLI| Dissequestro della Solfatara, il presidente del Parco Regionale dei Campi Flegrei: “Rilancio dell’intera area flegrea”

Il presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, arch. Francesco Maisto, esprime la più profonda soddisfazione sul tanto auspicato dissequestro del Vulcano Solfatara di Pozzuoli.
“Un doveroso ringraziamento va a quanti hanno contribuito al rilancio dell’intera area flegrea – dichiara il presidente Maisto – innanzitutto il presidente della Regione Campania, on. Vincenzo De Luca, per il sostegno istituzionale; il vicepresidente e assessore all’ambiente on. Fulvio Bonavitacola, per la gentile collaborazione e per le risorse impegnate di messa in sicurezza e cura boschiva; poi l’on. Felice Casucci, per la realizzazione del corso di formazione per guide vulcanologiche; poi ancora, il sindaco di Pozzuoli ing. Luigi Manzoni, per la fattiva e costante collaborazione”.
Circa due anni di assiduo lavoro, finalizzato alla messa in sicurezza del prestigioso geosito con l’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei in prima linea. Il “Vulcano Solfatara” di Pozzuoli è interamente in Area Parco – “Zona di Riserva Integrata” – sulla quale vigono le “Norme di Salvaguardia” della L.R. 33/93. Inoltre con Delibera della Giunta Regionale della Campania n. 684, del 30.12.2019, l’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei è nominato soggetto gestore della zona speciale di conservazione (ZSP) Cod. IT8030032, area in parte coincidente con il Vulcano Solfatara.
L’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, grazie alle autorizzazioni del Presidente della 2° sezione penale Corte di Appello di Napoli, ha provveduto a sue cure e con personale specializzato alla messa in sicurezza del sentiero boschivo; pulizia dalle piante infestanti che occupavano del percorso naturalistico; cura, mappatura e potatura degli alberi; eseguire prove di carico nelle aree di natura caolinica;
Effettuare sopralluoghi nell’ambito del percorso formativo delle nuove guide vulcanologiche, il cui l’Ente Parco è stato soggetto attuatore; prendere atto della relazione CTU al fine di acquisire ulteriori documenti e informazioni sull’argomento; incaricare numerosi tecnici specialistici per elaborare, a seguito di sopralluoghi, coerenti proposte progettuali;
Elaborare in house, il progetto di una passerella che attraverserà la parte caolinica del vulcano in deroga alle normative vigenti e delle prescrizioni della CTU depositata agli atti, in collaborazione con l’Università di Ingegneria di Napoli; informare tramite report periodici la Corte di Appello di Napoli sulle attività in corso;
Sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio per proficue collaborazioni future di esperienze sui vulcani. L’Ente ha preso inoltre impegni per individuare misure che possano garantire, in termini di sicurezza, i visitatori del sito vulcanico; elaborare una bozza di regolamentazione della fruizione degli ingressi nella Solfatara, nella quale è prevista che ogni gruppo di visitatori sia accompagnato da guide vulcanologiche munite di appositi sensori per la misura della percentuale di CO² presente nell’aria, così come prescritto all’Osservatorio Vulcanologico Vesuviano;
Istituire sulla Solfatara, come già nel modello Vesuvio, un presidio permanente di guide vulcanologiche, in ottemperanza al comma f, art. 15, “Istituzione di Presidi Permanenti Turistici” della Legge Regionale 16 marzo 1986, n. 11, “Norme per la disciplina delle attività professionali turistiche”; analizzare il PNRR ai fini della ricerca di fondi compatibili con la messa in sicurezza del geosito. L’Ente Parco Regionale ringrazia il Collegio Regionale delle guide vulcanologiche, l’INGV, l’Università Federico II di Napoli, il vulcanologo Giuseppe Luongo, l’avv. Massimo Schiano, il dott. Massimo D’Antonio, per il contributo.
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