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POZZUOLI| Degrado all’esterno della stazione della metropolitana: ecco come si presenta la “porta” d’ingresso della città

Non è il momento del restyling a Pozzuoli. E c’è un “biglietto da visita” non certo edificante per il “capoluogo” flegreo all’esterno della Metropolitana Pozzuoli-Solfatara. Perchè il tabellone informativo del Comune di Pozzuoli fu installato quasi un ventennio fa. Una cartina di Pozzuoli con ben chiare le informazioni sui confini flegrei, le direzioni per i luoghi paesaggistici e archeologici da visitare a Pozzuoli e dintorni. Un vistoso tabellone con la toponomastica di Pozzuoli e i Campi Flegrei. Gli anni passano, i nomi delle vie ma anche le strade cambiano e si aggiornano. C’è anche una tabella dove un tempo c’erano avvisi, informazioni ed eventi.

Ma la “porta” di Pozzuoli da tempo è dimenticata, soprattutto tra primavera ed estate i turisti in tour appaiono spaesati al loro approdo in terra flegrea attraverso la linea 2 del Metrò. Per la mancanza di punti informativi, nonostante a 300 metri ci sia l’Anfiteatro Flavio, terzo di Italia. Per non parlare quando la Solfatara era luogo super affollata di turisti e campeggiatori italiani e stranieri. Per una cartellonistica non ben chiara spesso le ciurme di “stranieri” proseguivano dritto uscendo dal Metrò ritrovandosi nel viale Bognar che non ha vie di uscite. Se ne riparlerà fra due mesi, intanto vanno completati i lavori che furono annunciati a inizio maggio del 2019.

Per adesso sono state attivati gli ascensori, di collegamento con i binari uno, tre e cinque, a fine 2022 con tanto di “benedizione” del sindaco Luigi Manzoni. Nel 2019 va ricordato che fu approvato un protocollo per il “nuovo volto” della stazione di Pozzuoli, uno dei capolinea della Linea 2 della metropolitana di Napoli. Il Comune di Pozzuoli, Ferrovie dello Stato, Rfi e Sistemi Urbani, difatti, approvarono il nuovo protocollo d’intesa per i lavori di restyling dello scalo ferroviario della città flegrea. La nuova stazione della metropolitana di Pozzuoli-Solfatara rientra nel programma Smart Stations ed è stata finanziata dalla Regione Campania con i fondi Por Fesr 2014/2020 per due milioni di euro: secondo i programmi, i lavori dovevano essere completati entro il 2020, ma chiaramente ci sono state proroghe per lo stato pandemico.

Dopo gli ascensori, il prossimo passo sarà rendere rendere più fruibile la stazione, dentro e fuori per i diversamente abili. E qualcuno si ricorderà, certamente, del decoro urbano da ripristinare, lì dove ormai è zona frequentata per la sosta solo da chi utilizza il macchinario per le fototessere. Unica seggiola disponibile all’esterno della Metropolitana dove scarseggiano anche le aree di parcheggio e di sosta. Non a pagamento. Degrado e dimenticanza ma almeno la sicurezza della zona Metropolitana tra via Oriani, via Giacinto Diano, Largo Girone e viale Bognar, da tempo, non registra più incresciosi episodi di violenza e criminalità.

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