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Dall’ospedale di Pozzuoli un “NO alla violenza” contro gli operatori sanitari

In occasione della giornata contro la violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari, l’Asl Napoli 2 Nord e l’Associazione Nessuno tocchi Ippocrate hanno organizzato una performance, componendo sulla pista dell’elisoccorso dell’Ospedale Di Pozzuoli la parola NO.

Un NO alla violenza composto dalle figure di 140 medici ed operatori sanitari. L’iniziativa è nata dalla volontà di testimoniare in modo visibile la propria posizione contro ogni forma di violenza esercitata contro gli operatori sanitari.

Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord: “La cronaca di guerra e dei bombardamenti contro ospedali che sono a 2500 km da qui, ha riempito di ulteriori significati questa nostra iniziativa. La violenza perpetrata nei luoghi di cura è un atto di vera barbarie perché diventa un gesto contro il diritto alla salute. Medici, infermieri, OSS ed operatori della sanità perseguono un’unica missione: tutelare e salvare le vite, a prescindere dalla loro nazionalità”.

L’ASL Napoli 2 Nord ha registrato una significativa riduzione delle violenze sui propri operatori negli ultimi anni, anche grazie ad interventi messi in campo in diversi ambiti: formazione del personale, videosorveglianza, riorganizzazione degli spazi dei Pronto Soccorso, campagne di sensibilizzazione, tutela legale degli operatori vittime di violenza.

Dice Manuel Ruggiero, Presidente dell’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate: “Le immagini di guerra che ci giungono dai media dimostrano che oggigiorno la violenza non si ferma nemmeno davanti agli ospedali ed ai bambini, proprio dai bambini dobbiamo partire nella educazione e prevenzione dei fenomeni di violenza, e proprio dagli ospedali, ma soprattutto da questo ospedale deve partire il “No alla violenza” più grande del mondo. Il personale sanitario è sempre lì ad assistere tutti, indipendentemente dalla religione, sesso ed etnia, ma soprattutto in tempi di pace e di guerra. Meritiamo di non essere più un bersaglio. Aiutateci ad aiutarvi”.

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