Campi Flegrei, Florindo (Ingv): “Dobbiamo aspettarci altre scosse. Attenti alle esplosioni freatiche”

Si è concluso il secondo sciame sismico registrato nei Campi Flegrei ieri, 14 maggio, con la scossa più forte di 3.1. Il giorno precedente, la scossa di 4.4 riporta a quanto accaduto lo scorso marzo con l’evento sismico di maggior intensità di 4.6 seguito da 3.9. A parlare dell’attuale situazione bradisismica e degli ultimi sciami sismici che hanno allarmato la popolazione è il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Fabio Florindo.
I terremoti legati al bradisismo, chiarisce Florindo ai microfoni del Tg1, sono dovuti alla “crosta sotto stress per via dei gas vulcanici in pressione, solo a marzo abbiamo avuto una situazione analoga con le scosse di 4.6 e 3.9. Fin quando ci sarà la fase di sollevamento dobbiamo aspettarci altre scosse. Ci sono studi recenti che stimano la magnitudo massima aspettata che è 5.1 con delle incertezze”.
C’è dunque un pericolo di eruzione? Il presidente Ingv lo esclude, ma il problema non è solo l’eruzione. “Al momento possiamo escluderla. Non possiamo però essere certi di cosa accadrà tra 5 o 10 anni. Ma dobbiamo star attenti alle esplosioni freatiche dove non c’è magma coinvolto ma potrebbero esserci esplosioni, veri boati con lancio di massi e lapilli verso l’alto”.
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