Campi Flegrei, vulnerabilità sismica: 50% degli edifici a rischio medio, 10% ad alto rischio

“Abbiamo individuato le zone a maggior rischio e quindi a maggior concentrazione di edifici vulnerabili, da cui poi partire per i finanziamenti che il Governo sta predisponendo. Sull’area a rischio bradisismico insistono circa 80mila persone”, a dichiararlo è il prof. Giulio Zuccaro, ordinario di Scienze delle Costruzioni presso l’Università degli studi di Napoli Federico II e responsabile scientifico del centro di competenza della Protezione civile nazionale “Plinivs”, centro studi per l’ingegneria idrogeologica vulcanica e sismica, a Radio 24.
“Già dal marzo 2024 cominciammo, sotto il coordinamento della Protezione civile, in quanto centro di competenza, un’azione di verifica di vulnerabilità speditiva, come la chiamiamo noi, cosi come era previsto dal dl 140 del 2023. Questa analisi è stata fatta dall’esterno, da tecnici e professionisti competenti selezionati dagli ordini professionali, formati da noi al centro studi Plinivs, con dei tutor che li hanno seguiti nelle loro attività”.
“Hanno compilato una scheda che si chiama appunto ‘Plinius’, che è stata fatta edificio per edificio, a tappeto, in tutta l’area bradisismica che conta circa 12mila edifici, da cui è stata poi calcolata da noi una vulnerabilità speditiva, che si riferisce solo ad elementi colti dall’esterno dell’edificio. Sulla base di quest’analisi, poi, abbiamo potuto classificare una percentuale sui 12mila edifici, di cui circa 4mila non sono residenziali ma scuole o altri edifici pubblici, che sono all’interno di quest’area.
Continua il prof. Zuccaro: “Noi ci siamo rivolti solo agli edifici residenziali e abbiamo valutato che circa il 50% degli edifici si colloca tra un rischio medio e un rischio alto, con oltre il 10% che presenta un rischio elevato e la parte restante in condizioni da dover essere attenzionate. Questo è quanto emerso sulla base delle attività che abbiamo svolto finora, relativamente alla vulnerabilità speditiva”.
Su una possibile scossa di magnitudo 5: “Su questo 50% di edifici non provocherebbe una catastrofe, ma potrebbe comunque generare danni significativi. Tuttavia, sulla base di questa valutazione, non è possibile prevedere con certezza il numero di edifici che potrebbero crollare o l’impatto sulla popolazione”. Il Centro Studi Plinivs continuerà a monitorare la situazione e a collaborare con le autorità competenti per garantire la sicurezza della popolazione residente nelle aree a rischio bradisismico dei Campi Flegrei.
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