Campi Flegrei, rischio anidride carbonica, il vulcanologo Luongo: “Il problema non scomparirà al rientro della crisi”

“L’anidride carbonica e la sorpresa della scoperta della pericolosità del gas. Questo è lo scenario che emerge dal comportamento che hanno mostrato gli esperti (?) e quanti sono responsabili della cosa pubblica. I Nostri hanno affrontato il problema senza avere un’idea delle sue dimensioni, portata, impegno”, a dichiararlo è il vulcanologo Giuseppe Luongo, già ex direttore dell’Osservatorio Vesuviano, intervenendo nuovamente sulla questione anidride carbonica e rischi potenziali per i cittadini di un’area ristretta dei Campi Flegrei.
“Non si sono resi conto – aggiunge Luongo – che non si tratta di un evento emergenziale, se non solo parzialmente, ma dell’organizzazione di un Servizio Permanente sulla qualità dell’aria in tutti i siti della mobilità sotterranea per una comunità di 2 milioni di abitanti.
Gli ultimi eventi mostrano che i responsabili comincino ad avere più chiara la dimensione del problema, che non scomparirà con il rientro della crisi bradisismica. Non si tratta, quindi, di controllare solo qualche sottoscala senza areazione”.
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