Bradisismo, Decreto Campi Flegrei: Italia Viva riconosce il piano di prevenzione
Sul Decreto Legge Campi Flegrei è intervenuta anche Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva dimostrandosi soddisfatta di un piano strategico di prevenzione.
“Finalmente si riconosce la specificità dei fenomeni bradisistici definendo un piano strategico di prevenzione, in un’area che nelle ultime settimane ha visto l’intensificarsi di eventi preoccupanti per i cittadini di Pozzuoli e dell’area dei Campi Flegrei. Detto questo, Italia Viva si è astenuta perché al decreto mancano le risorse per garantire l’effettiva operatività del piano”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva, nel corso delle dichiarazioni di voto sul Decreto Legge Campi Flegrei.
“I comuni di Pozzuoli e di Bacoli convivono da sempre, e sarà così anche in futuro, con il bradisismo, gli eventi sismici e vulcanici. Negli ultimi mesi questi fenomeni si sono intensificati, destando paura e preoccupazione.
Si è quindi reso indispensabile un provvedimento d’urgenza per definire procedure semplificate. Bene che vi sia una cabina di regia sulla comunicazione. Non servono allarmismi, e nemmeno sottovalutazioni. Senza entrare nella polemica suscitata dalle parole del ministro Musumeci sull’allerta arancione, poi smentita, è bene che ogni parola sia soppesata e legata a evidenze scientifiche.
Gli aspetti più rilevanti del decreto riguardano però il rafforzamento del personale in capo alla Protezione Civile, e la verifica sistematica della sicurezza ed idoneità degli edifici pubblici, privati e delle infrastrutture a partire dalle vie di fuga che sono continuamente soggetti agli effetti dei fenomeni bradisismici.
Questo è il vero nodo, sono interventi che devono avere una programmazione pluriennale, e soprattutto risorse. Qualora le case, le scuole, gli oltre 5000 alloggi popolari di Pozzuoli dovessero risultare inagibili dopo i controlli, come si procederà con gli interventi e dove andranno i cittadini?
Lo stesso dicasi per il tunnel che collega la tangenziale di Napoli con il porto di Pozzuoli, una via di fuga strategica e già da tempo ultimata dove sono state impiegate risorse pubbliche. Bisogna aprire il tunnel, e trovare una soluzione per la sua gestione e le spese di manutenzione. Non è pensabile che se ne faccia carico il comune di Pozzuoli da solo”, così ha concluso Maria Chiara Gadda.