Bradisismo a Pozzuoli, la proposta della geofisica Vanorio: “Prosciugare i pozzi di San Vito”

Il bradisismo sarebbe provocato da un serbatoio geotermico alimentato da acque meteoriche infiltrate nel sottosuolo: è questa in sintesi l’analisi della ricercatrice puteolana Tiziana Vanorio, della Stanford University, che ha illustrato lo studio della sua ricerca e proposto soluzioni presso il “Villaggio del Fanciullo” nel convegno di ieri, promosso dalla Curia di Pozzuoli.

Secondo Vanorio, il bradisismo sarebbe legato a un serbatoio geotermico sotterraneo, che la ricercatrice paragona a una “pentola a pressione”, alimentato dalle acque meteoriche infiltrate nel terreno. Questo serbatoio è riscaldato da una camera magmatica presente a 7-8 chilometri di profondità e agisce come un “bruciatore”.

Quando la temperatura sale, l’acqua intrappolata nelle rocce genera vapore che aumenta la pressione interna fino a provocare fratture nelle rocce e sismicità superficiale che è il tipico bradisismo. Tra le soluzioni proposte, Vanorio suggerisce di prosciugare i tredici pozzi Agip realizzati negli anni ’80 in località San Vito, riducendo così la pressione interna del serbatoio geotermico. Secondo la ricercatrice questa misura permetterebbe di “depressurizzare il serbatoio termico”, scongiurando ulteriori eventi sismici e il progressivo sollevamento del suolo.

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