Bradisismo, Musumeci sullo stato di Emergenza: “Mai fatta richiesta. Utile allontanare la gente da aree più vulnerabili”

“Dobbiamo conviverci con questo fenomeno, fintanto che si mantenga a questi livelli. Mi attengo a quanto riferito dall’INGV: siamo all’interno della crisi bradisismica, speriamo non ci siano evoluzioni”, sono le dichiarazioni del ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, entrando a Palazzo Chigi per il Consiglio dei Ministri, dopo il terremoto di magnitudo 4.6 registrato ieri nei Campi Flegrei.
Il ministro è tornato a parlare dello Stato di emergenza nell’area flegrea, sul quale ha detto “non è una valutazione politica, ma tecnica. Deve essere proposto dal presidente della Regione, sentite le autorità locali. Non è mai pervenuta la richiesta, nemmeno dopo i fatti di ieri, non so se arriverà”, e ha aggiunto, “credo che lo stato di emergenza potrebbe accelerare alcuni processi, ma se la richiesta non arriva dal territorio i tecnici non possono assecondarla”.
Sulla possibile evacuazione della popolazione dalla zona rossa, ha chiarito Musumeci ai microfoni di SkyTg24: “Mai detto di lasciare l’area dei Campi Flegrei”, ovvero, “trasferire 500 mila persone in altre parti della Campania o del Paese, provvedimento estremo che allo stato attuale non avrebbe giustificazione”.
Ma il ministro dice anche, e con chiarezza, che parlare di “messa in sicurezza del territorio” è “ipocrisia e retorica, perché non esiste un territorio sicuro”. Per Musumeci “sarebbe utile” allontanare la popolazione a ridosso di “alcune porzioni della caldera particolarmente vulnerabili”. “Un’area – aggiunge Musumeci – dove c’è persino un insediamento di case popolari, quindi un intervento pubblico. Anche lo Stato, non solo i privati, ha fatto un errore 70-80 anni fa, costruendoci infrastrutture pubbliche”.
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