Bradisismo, Luongo: “Bisogna comunicare lo scenario prima delle esercitazioni”

Il vulcanologo Giuseppe Luongo torna a soffermarsi sulla questione bradisismo. Secondo l’esperto prima di fare le esercitazioni, le istituzioni dovrebbero comunicare lo scenario atteso.
“Siamo i primi a livello mondiale ad inventarci il rischio bradisismico. La nostra fantasia è inesauribile. Abbiamo messo in ombra il rischio sismico e il rischio vulcanico. La difesa è dal rischio bradisismico, le cui caratteristiche non sono codificate.
Alla parola Bradisismo bisognerebbe aggiungere Negativo (Sollevamento), altrimenti tutte le aree costiere pianeggianti di depositi alluvionali divengono aree a rischio bradisismico (Positivo), perché affondano (subsidenza).
Il 21 giugno è in programma un’esercitazione di Protezione Civile quando sarà simulato lo scenario peggiore del rischio bradisismico (suppongo che si tratti del rischio sismico) con il coinvolgimento della popolazione. Perché simulare qualcosa che é in corso? Non si è forse già sperimentato lo scenario peggiore del rischio bradisismico il 20 e 21 maggio?
Se lo scenario da sperimentare fosse peggiore, sarebbe opportuno comunicare alla popolazione quale potrebbe essere tale scenario prima dell’esercitazione, naturalmente nei suoi elementi essenziali; ad esempio successione di eventi sismici di energia superiore a quella già sperimentata, crollo parziale di alcuni edifici, imprevista interruzione di strade e ferrovia, interruzione dell’ erogazione di acqua , gas, energia elettrica, segnalazione di rischio di onda marina anomala.
All’esercitazione dovrebbe seguire l’illustrazione documentata degli elementi positivi e negativi dell’esercitazione, in un incontro pubblico”, fa sapere il professore Luongo.
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