Odio social dopo il terremoto nei Campi Flegrei, Geppi Cucciari: “Lo direste mai in faccia? Ignoranti e razzisti”

“Vi auguro di esplodere peggio di Pompei”, “Se lo stadio crollasse, io esulterei”, sono solo alcuni dei migliaia di commenti social di odio e razzismo rivolti agli abitanti dei Campi Flegrei e di Napoli, dopo le scosse di terremoto del 13 marzo 2025 che hanno colpito il territorio.
A intervenire sul tema è la comica e conduttrice tv Geppi Cucciari che ha dedicato un monologo andato in onda nella sua trasmissione “Splendida Cornice” su Rai 3, proprio in difesa degli abitanti dei Campi Flegrei, colpiti dalla crisi bradisismica, e di Napoli, vittime dell’odio social.
“Napoli è una specie di calamita per la frustrazione degli imbelli. Per fortuna non c’erano social quando ci fu il terremoto del 1980 e quando mezza Italia si mise in marcia per andare a rimuovere le macerie. Oggi forse qualcuno chiederebbe al Vesuvio di finire il lavoro”, afferma Geppi Cucciari nel suo monologo.
“Come sta accadendo in questi giorni col bradisismo a Pozzuoli che è per altro è tutta un’altra storia – continua il monologo – Insulti, complessi di superiorità, cinismo. Ma lo direste in faccia a un napoletano? A chi ha perso casa chissà per quanto tempo e dorme in macchina? Mentre ci pensate abbiamo una risposta per voi: ignoranti e razzisti”.
A seguire, la cantante Meg, ex componente dei 99 Posse, si è esibita in una versione rivisitata del brano “Quello che”, integrando nel testo proprio alcuni dei commenti d’odio letti sui social. L’artista ha voluto ricordare che ciò che si scrive potrebbe un giorno ritorcersi proprio contro chi lo ha scritto.
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