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Bradisismo, 476 terremoti nel mese di aprile: rallentato il sollevamento del suolo

Nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 476 terremoti nel mese di aprile 2025, con una magnitudo massima di 2.9 (il mese scorso erano 659 ndr), di cui 380 localizzati, avvenuti prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 3 km e profondità massima di circa 9 km. E’ quanto si legge nel consueto bollettino mensile dell’Osservatorio Vesuviano sulla caldera dei Campi Flegrei.

95 degli eventi registrati sono avvenuti nel corso di 8 sciami sismici. Da agosto 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 10±3 mm/mese ( 1 cm ndr) alla stazione GNSS di RITE. Tra i giorni 15 e 16 febbraio 2025 si è registrato un sollevamento massimo di circa 1 cm alle stazioni nella zona di massima deformazione, con valori in rapida diminuzione allontanandosi dal centro della caldera. 

I dati successivi allo sciame sismico del 15-19 febbraio evidenziano un aumento della velocità di sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 30±5 mm/mese (3 cm ndr) fino alla fine di marzo. Dagli inizi di aprile si registra una diminuzione della velocità di sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 15±5 mm/mese (1,5 cm ndr).

Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 145 cm da novembre 2005, di cui circa 27 cm da gennaio 2024 (il mese scorso era di 143 cm ndr). Nel corso mese di aprile 2025 le serie temporali delle temperature massime superficiali acquisite alla Solfatara dalla rete permanente di telecamere IR mostrano sensibili oscillazioni e registrano, alla fine del mese, valori comparabili a quelli misurati alla fine del mese precedente.

Le temperature acquisite a Pisciarelli indicano un sensibile aumento nella prima parte del mese seguito da una stabilizzazione su valori superiori di ~10°C a quelli registrati nei mesi precedenti. Nell’area di Agnano-via Antiniana si registra una lieve diminuzione dei valori, con lievi oscillazioni. Le misure con termocamere mobili e droni effettuate in diversi punti dei Campi Flegrei mostrano andamenti piuttosto stabili.

La composizione delle fumarole e i parametri monitorati indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e di pressurizzazione del sistema idrotermale che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend d’aumento, tuttora in corso. 

Il flusso di CO2 diffuso dal suolo stimato per l’intera area della Solfatara nel mese di aprile 2025 è pari a circa 5000 t/d (anche il mese scorso era di circa 5000 t/d ndr). “Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine“, conclude il bollettino mensile. Il monitoraggio dell’area flegrea permane al livello di allerta “Giallo”.

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