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Bradisismo, 335 terremoti in una settimana: dall’inizio dello sciame il suolo si è sollevato di circa 1 cm

Nella settimana dal 10 al 16 febbraio 2025, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati in via preliminare 335 terremoti con magnitudo massima di 3.9 (la scorsa settimana erano 118 n.d.r.). Sono gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, nel consueto bollettino di monitoraggio dei Campi Flegrei.

Le scosse sono avvenute nel corso di più sciami: il primo dalle 16:50 dell’11 febbraio che ha registrato 8 terremoti con magnitudo massima di 1.8, avvenuti nell’area di Pozzuoli; il secondo dalle 17:41 del 12 febbraio con 14 terremoti di magnitudo massima 1.7; il terzo dalle 23:27 del 12 febbraio costituito da 36 terremoti magnitudo massima di 2.5, nell’area Pozzuoli-Pisciarelli;

il quarto dalle 16:20 del 13 febbraio e costituto da 38 terremoti con magnitudo massima di 2.6; il quinto dalle 23:23 del 14 febbraio, con 10 terremoti di magnitudo massima 2.3, avvenuti nel Golfo di Pozzuoli; l’ultimo dalle 16:53 del 15 febbraio è lo sciame ancora in corso, costituito alle 13:32 del 18 febbraio, da 556 terremoti con magnitudo massima di 3.9.

Da agosto il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 10±3 mm/mese alla stazione GNSS di RITE. Nei due giorni successivi all’inizio dello sciame del 15 febbraio, si registra un sollevamento di circa 0.5 – 1 cm alle stazioni nella zona di massima deformazione. Solo con i dati delle prossime settimane sarà possibile definire se vi sono variazioni significative delle velocità medie mensili di sollevamento.

Dalla metà di aprile a luglio 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 20±3 mm mese. Il sollevamento totale registrato è di circa 21 cm da gennaio 2024 (la scorsa settimana era di circa 20 cm n.d.r.).

Non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nella settimana di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli nell’ultima settimana ha mostrato un valore medio di ~97 °C e un range di variazione da ~94 °C a ~97 °C, con i valori più bassi registrati in concomitanza degli eventi piovosi.

I dati di flusso di CO2 dal suolo acquisiti dalla nuova stazione V07 installata nell’area di Pisciarelli nel giugno 2022 mostrano negli ultimi mesi un moderato aumento dei valori. Sopralluoghi effettuati su segnalazione della PM di Pozzuoli di possibili nuove emissioni fumaroliche nell’area di Pisciarelli hanno avuto esito negativo. Non è stata rilevata presenza di fratture o fumarole di neoformazione nei luoghi indicati.

Per l’Osservatorio, “sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.

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