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BACOLI| Taglio delle ringhiere a Miliscola, concessionari balneari scendono in strada

Questa mattina a Bacoli, nella zona di Miliscola c’è stata un’altra protesta dei concessionari balneari in merito alla rimozione delle ringhiere. Sul posto erano presenti i Carabinieri, la Polizia Municipale, gli operai del Comune, i concessionari e alcuni cittadini.

La problematica era anche tra i punti all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio Comunale. A quanto pare le versioni che si contrappongono sono due: dal lato dei concessionari e dell’opposizione le ringhiere non andavano rimosse perché consentite e approvate anni fa dall’amministrazione Coppola con il consenso della Sovraintendenza; dall’altro lato l’amministrazione attuale guidata da Josi Della Ragione afferma che essendo i muretti di proprietà del Comune la rimozione è fattibile. Le ringhiere, inoltre, quando vennero installate furono acquistate dagli stessi concessionari.

Non solo. L’opposizione, in particolare Gianluca Schiano di Forza Italia, ha affermato che il sindaco si scaglia contro i cittadini non considerando che a Miseno ci sono dei muri costruiti dai militari dove il passaggio al mare è interdetto.

“La controversia riguarda il taglio delle ringhiere che venti anni fa erano autorizzate dal Comune e dalla Sovraintendenza. L’amministrazione ritiene che la proprietà sia del Comune e non dei concessionari per questo può procedere al taglio. Da un punto di vista politico ho fatto presente, anche nel Consiglio Comunale, che questo sindaco è forte con i deboli e debole con i forti perché a Miseno c’è un chilometro di strada dove il mare è interdetto in quanto si trovano muri che negli anni i militari hanno eretto e il mare non si vede neppure. Il sindaco invece di porre la questione legittimamente ai militari chiedendo di demolire o abbassare i muri se la prende con i concessionari di Miliscola che a loro tempo e a proprie spese hanno realizzato queste recinzioni” questo, quanto dichiarato dal consigliere Gianluca Schiano.

In uno dei suoi ultimi post, il sindaco di Bacoli scriveva: “Stiamo liberando il lungomare di Miliscola. Lo faremo in tutta Bacoli. Perché la spiaggia è un bene di tutti. Difendiamo il diritto al paesaggio. Tuteliamo la bellezza. Senza sosta. Mai più prigioni, divieti, blocchi. Ma muretti che si trasformano in panchine. Con vista sul paradiso. C’è Procida, c’è Ischia, c’è il Vesuvio. Patrimonio collettivo. Abbattiamo ciò che non doveva mai esserci”.

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