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BACOLI| Parcheggi, gli operatori: “Odio social, basta accuse. Il turismo è morto”

A seguito dell’ultimo post social del sindaco di Bacoli Josi Della Ragione che “accusa” gli operatori turistici di Miseno e Miliscola e dopo la delibera sulla riapertura dei parcheggi temporanei arriva la risposta di “difesa” della categoria da parte dell’Associazione Alba Flegrea. La manifestazione fissata per domani, 17 maggio, intanto è stata rinviata in attesa di “conoscere le determinazioni dell’Ufficio Tecnico rispetto alla delibera per la riapertura dei parcheggi”.

“Siete degli evasori, abusivi, prenditori, criminali, assumete a nero i lavoratori, inquinate, non tutelate i beni archeologici, non consentite l’accesso ai disabili, il mare è di tutti e non è vostro, siete occupanti abusivi, non emettete scontrini. Basta non se ne può più! Il turismo è morto. E non solo per la diffida inviata ai parcheggi, non solo per il Puc che prevede l’eliminazione di tutti i parcheggi, ormeggi e lidi, non solo perché ogni giorno a Bacoli bisogna affrontare un nuovo problema, ma perché non si è mai fatto un solo nome di chi ha violato cosa, e generalizzando, si sta scatenando un odio sociale verso un’intera categoria che sì, proprio così, ha da sempre creato e sviluppato il turismo del territorio”.

Cosa, invece, hanno fatto le amministrazioni pubbliche per sviluppare il turismo? – accusa l’associazione – cosa hanno fatto per realizzare infrastrutture che potessero sopperire alle esigenze dei pendolari? Cosa è stato fatto per risolvere i problemi che realmente attanagliano il territorio? Il nulla più assoluto. La responsabilità è di chi ha l’obbligo di realizzare infrastrutture pubbliche, di programmare l’azione amministrativa e di trovare soluzione e non di colpire gli imprenditori pur di non ammettere il fallimento dell’azione pubblica”.

Sulla nuova delibera, “la delibera dei parcheggi è stata pubblicata, non ci piace, non è un provvedimento condivisibile in ogni parte, ma è stata pubblicata, e l’amministrazione poteva non adottarla. Se lo ha fatto è perché ha dovuto cedere dinanzi all’esigenza del territorio che è economicamente depresso per il blocco del turismo. Prima di chiamare evasori, prenditori, abusivi degli onesti imprenditori cominciamo a contare quanti figli di Bacoli danno da mangiare questi delinquenti, quante tasse pagano che sostengono il Comune e quanto indotto creano. Quando ci saranno degli abusivi, dei colpevoli, dei criminali, degli evasori, vogliamo conoscere i nomi e vogliamo formale prova di quello che è stato fatto per sanzionarli. E qui fu Bacoli! Ai posteri l’ardua sentenza”.

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