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BACOLI| Cittadino cacciato dal Consiglio comunale: sdegno e rabbia dai social

Durante il Consiglio comunale di Bacoli del 6 Ottobre un cittadino, che voleva dire la sua, è stato cacciato con la forza dall’aula consiliare. L’uomo, un 60enne di origini puteolane ma residente a Bacoli è stato messo alle porte da un vigile in un modo che ha suscitato rabbia e sdegno tra i social. Sono molti i video che mostrano quanto accaduto quel giorno e tanti sono i cittadini indignati.

Non solo. Molti chiedono anche che i consiglieri di maggioranza prendessero una posizione o che, quanto meno, esprimessero un proprio parere.

Dalla pagina di “Bacoli Futura” si legge: “Il signor Gennaro lavorava come bidello al Fusaro alla scuola di Via Virgilio. Tutti lo descrivono come una bravissima persona, umile e completamente innocua. Giovedì sera era andato in Consiglio comunale perché voleva chiedere al Sindaco delle luci e dell’illuminazione pubblica verso Cuma/Fusaro sempre spente. E’ stato sbattuto fuori con forza e spinto con violenza contro una porta solo voleva parlare con il primo cittadino”.

Messaggi di solidarietà sono stati inviati anche dall’associazione “Il Pappice”, indignato della scena: “Siamo tra quelli che hanno parlato delle carenze, delle difficoltà in cui operano i vigili. Siamo tra quelli che hanno denunciato gli ordini cui sono costretti ad obbedire i vigili. Non possiamo adesso però non condannare quando avvenuto nel Consiglio del 6 ottobre. Condanniamo che un vigile abbia strattonato con forza, trascinato per i vestiti, sbattuto sulla porta, un cittadino che voleva fare solo un “imbasciata” al Sindaco. Condanniamo questa reazione esagitata, esagerata, eccessiva rispetto la situazione: un anziano, magro, barcollante, non una minaccia. Condanniamo questa coercizione poco avveduta, poco professionale, poco regolare in quanto l’intervento della forza è consentito solo su richiesta del presidente dell’assise ed a seduta sospesa: nulla di tutto ciò è avvenuto. Possiamo capire la stanchezza del servizio, le pressioni dei superiori ma le istituzioni – lo stesso Comando – avrebbero dovuto quantomeno prendere le distanze dal gesto. Invece ancora silenzio da istituzioni ed uffici, da politici e dirigenti, perché il signore è uno sconosciuto da dimenticare quando prima. Proprio in questi casi però bisogna essere chiari perché ne va della credibilità della Polizia Municipale già troppe volte al servizio delle ripicche e delle punizioni dell’Amministrazione. Un fatto brutto, molto brutto, decisamente brutto”.

Sull’argomento si è esposto anche il consigliere di Fdi, Nello Savoia: “L’altra sera al Consiglio comunale abbiamo assistito ad una delle pagine più buie di Bacoli. Vedere una persona anziana essere tratta in quel modo è disdicevole. Ci aspettavamo l’indignazione da parte del Sindaco e dell’amministrazione ma non hanno mosso un dito. Nessuno è intervenuto. Io e il collega Amerigo Russo ci siamo alzati e per accertarci delle condizioni del signor Gennaro, questa, una persona che è entrata in Consiglio per chiedere delle informazioni ad un Sindaco che purtroppo nessuno più riesce a incontrare”.


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