BACOLI| Abbattimento struttura abusiva a Casevecchie, discordanze tra il sindaco e l’ex titolare – LE FOTO
A Bacoli il sindaco della città Josi Gerardo Della Ragione fa sapere dell’abbattimento di una struttura in località Casevecchie. A detta del primo cittadino si tratta di un abuso edilizio posizionato in quel posto da anni e dove nessun amministratore è mai voluto intervenire.
Insomma dopo cinquanta anni viene abbattuta una struttura di circa duemila mq in cui le domande di condono vennero bocciate, non ci sono licenze e c’è l’occupazione abusiva di suolo demaniale. La struttura non sarebbe mai stata in regola e secondo il sindaco l’abbattimento potrà soltanto mettere in risalto le bellezze del luogo.
Non solo. Secondo Della Ragione il fabbricato, composto da una serie di capannoni non era altro che un rimessaggio dove si riparavano barche e motori ed era carente di autorizzazioni ambientali.
“Stiamo riconsegnando alla gente un angolo di paradiso. Prima abbiamo battagliato in giunta. Poi in consiglio comunale. Poi abbiamo ordinato lo sgombero di un’area demaniale di 2.740 mq, occupata “sine titulo”. Abbiamo ordinato la chiusura dell’attività realizzata per decenni all’interno di quei capannoni abominevoli. Ossia, la riparazione di motori e barche: perché carente di autorizzazioni, anche di quelle ambientali. Oltre che del contenimento del rischio inquinamento, necessario per lo svolgimento dell’attività cantieristica. Ancor di più, in un’area fortemente vulnerabile quale l’arenile” fa sapere dai social il sindaco Josi Gerardo Della Ragione.
Eppure, alcuni giorni fa all’associazione politica “Il Pappice”, arrivò un messaggio pubblico del titolare della struttura, Dino Bondonno, che teneva a sottolineare certi aspetti e alcuni erano in contraddizione con quanto dichiarato dal sindaco della città.
“Sono il titolare degli ex Cantieri Anzalone, e scrivo una storia diversa da quella che ogni giorno vi viene raccontata. Stamattina sto auto-demolendo i due capannoni a Casevecchie. Ho trovato un accordo col Comune per evitare altre cause, altre spese legali, che intanto paghiamo noi cittadini, e da stamattina sto abbattendo i capannoni. Li sto abbattendo io e non il Comune. Qualcuno, anzi molti, mi potrebbero rimproverare che quei capannoni erano fatiscenti e quindi è buono che vadano a terra. Premesso che per quei capannoni, costruiti uno nel 1950 l’altro nel 1965, ho sempre e tutto pagato al CIC e quindi al Comune che adesso mi etichetta come evasore – però i soldi se li prendeva – ed abusivo quando verso i liquami industriali in apposite vasche svuotate da una ditta certificata. Premesso ciò, non nego le condizioni in cui versano le strutture ma, vi sorprenderà saperlo, il primo che voleva abbatterle ero proprio io. Sissignori, negli ultimi vent’anni ho presentato ben due progetti di bonifica e di recupero ambientale-paesaggistico del cantiere, uno nel 2002 e l’altro nel 2017, progetti tutti a mie spese ma tutti respinti dal Comune. In particolare col progetto del 2017 prevedevo di abbattere – sempre a mie spese – il capannone sulla foce e di trasformare l’altro in una struttura ricreativa-ricettiva con vista sul mare, uno yachting club per un turismo di qualità, con possibili ricadute occupazionali. Nonostante questo progetto avesse avuto già il parere favorevole della Soprintendenza, il Comune l’ha archiviato. Quando poi nell’ottobre 2018 l’area di Casevecchie è stata riconosciuta non più del CIC ma del Demanio, il Comune ha nuovamente respinto la mia richiesta forse perché – come detto dall’Assessore Ambrosino – è “una questione politica”. Va bene così, meglio così, ho preferito abbattere io e chiudere questa storia nella speranza però di non continuare ad essere definito come prenditore, sfruttatore quando la verità è un’altra. Una verità che il Sindaco tiene nascosta perché deve dire che è stato lui a restituire la spiaggia ai bacolesi: dato che sto abbattendo io – e prevedevo già di farlo – allora sarà anche un poco merito mio” questo è quanto fatto sapere da Bondonno.
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