Un giovane ragazzo di Quarto, Emanuele Romanelli, è stato vittima di un grave gesto offensivo di tipo omofobo mentre era di ritorno a casa. Un gruppo di suoi coetanei, sui 20 anni, in evidente stato di alterazione gli si è rivolto contro con appellativi a dir poco offensivi e aggressivi solo perché Emanuele li stava osservando.
Ai microfoni di Pozzuoli News 24 il giovane, vittima di omofobia, ha raccontato: “Mi trovavo nei pressi della mia casa quando dei ragazzi mi hanno rivolto un attacco verbale di carattere omofobo ma non ho risposto alla provocazione”.
“E’ una tristezza che dei ragazzi trovino divertente ancora nel 2024 offendere il prossimo con frasi che “non si portano più”. E’ successo a me che ho le spalle larghe ma al mio posto poteva esserci una persona più fragile che avrebbe avuto conseguenze più gravi anche psicologiche”.
Emanuele conclude con un appello rivolto ai ragazzi e anche alle loro famiglie: “Bisogna avere coraggio di parlare e non nascondersi solo così possiamo contribuire a un cambiamento ma se in primis i ragazzi mettono in atti atteggiamenti omofobi staremo a parlarne ancora per molto. E’ importante, aggiunge, sensibilizzare le famiglie che queste cose non vanno fatte”.
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