“African Taxi”, trasporti abusivi da Licola a Varcaturo: tra incidenti e illegalità

Da Licola a Varcaturo, via Domiziana, arteria vitale del litorale domizio, è da tempo teatro di un fenomeno preoccupante e troppo spesso ignorato: la presenza quotidiana dei cosiddetti “African Taxi”, ovvero vetture che operano come taxi abusivi, guidati da cittadini stranieri, nella maggior parte dei casi immigrati irregolari, che trasportano passeggeri senza alcuna autorizzazione, in condizioni di sicurezza del tutto assenti. E’ la denuncia di Manuel Ruggiero, di “Nessuno Tocchi Ippocrate”.
Quest’ultimo segnala che queste auto – spesso vecchie, malandate, senza assicurazione né revisione, e condotte da persone prive di patente di guida – rappresentano un rischio costante per la circolazione stradale. “Non è raro che siano coinvolte in incidenti, anche gravi, come testimoniano numerosi episodi registrati negli ultimi mesi lungo il tratto che collega Licola a Varcaturo, una delle zone a più alta densità di trasporti irregolari della Campania”.
Gli “African Taxi” – continua Ruggiero – stazionano spesso nei pressi delle fermate dei pullman, supermercati e incroci trafficati, offrendo passaggi a pochi euro a lavoratori stranieri che vivono nei ghetti del litorale e che non hanno altri mezzi per spostarsi. In mancanza di un sistema pubblico di trasporti efficiente, queste alternative illegali si trasformano in una forma di sopravvivenza sociale, ma allo stesso tempo rappresentano una bomba a orologeria in termini di sicurezza pubblica.
Molti di questi autisti non solo non sono in possesso di un regolare permesso di soggiorno, ma ignorano completamente le norme del codice della strada, guidano veicoli con freni inefficienti, gomme lisce o addirittura targhe contraffatte, e spesso non rispettano i semafori, gli stop, né i limiti di velocità.
I controlli sono insufficienti, nonostante le numerose segnalazioni da parte di cittadini e associazioni, “le forze dell’ordine sembrano sottodimensionate di fronte al fenomeno. I controlli sono difficilmente risolutivi, mentre le sanzioni spesso non vengono pagate e i veicoli, anche se sequestrati, tornano facilmente in circolazione”.
“È una situazione fuori controllo – racconta un residente di Varcaturo – questi taxi abusivi sono un pericolo costante. Ho visto con i miei occhi auto piene zeppe di persone, senza cinture, che zigzagano tra le corsie. È solo questione di tempo prima che ci scappi una tragedia ancora più grande”.
La soluzione non può essere solo repressiva, conclude la denuncia di Ruggiero, servono interventi strutturali, presidi fissi delle forze dell’ordine, progetti di integrazione per i migranti regolari e, soprattutto, un piano straordinario di trasporto pubblico per il litorale domizio. In caso contrario, i “taxi della morte” continueranno a circolare, e con loro crescerà il rischio per tutti: italiani e stranieri.
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